Canali Minisiti ECM

Nanosonde per riconoscere tumori e alcune malattie neurodegenerative

Neurologia Redazione DottNet | 07/07/2021 14:05

Tecnica non invasiva rileva alterazioni in zone inaccessibili. Scova anche l'Alzheimer

Si basa sulla luce la nuova tecnica di diagnosi non invasiva che permette di riconoscere precocemente i tumori e alcune malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature Communications, si deve a Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). La tecnica utilizza in modo innovativo delle nanosonde per ottenere in modo non invasivo informazioni dall'interno di organi e tessuti. Si può applicare in tutti i casi in cui l'obiettivo da raggiungere è ad una profondità tale per cui altre tecniche di diagnosi esistenti, come i raggi X o la risonanza magnetica, non sono efficaci.  Guidati da Giancarlo Ruocco dell'Iit e da Marco Leonetti del Cnr, i ricercatori hanno simulato in laboratorio la diffusione della luce in un sistema complesso come il corpo umano e ne hanno poi misurata la deformazione grazie a una nanosonda delle dimensioni 10.000 volte inferiori al diametro di un capello.

pubblicità

"Con questa tecnica riusciamo a vedere cosa accade all'interno dei tessuti senza avere delle vere e proprie immagini, ma ricostruendo il sistema in base all'angolo di rifrazione della luce", osserva Ruocco.  La nanosonda, aggiunge Leonetti, "si comporta come un satellite inviato nello spazio, che raccoglie le informazioni nelle sue vicinanze e le trasmette sulla Terra. Misura le proprietà della luce nelle vicinanze e riesce a mandarle agli strumenti di misura dei ricercatori oltre il 'muro opaco' (dell'organo o tessuto ndr). In questo modo si possono avere informazioni in vivo, evitando interventi più invasivi".  Grazie a questa scoperta, conclude Ruocco, "si può quindi pensare ad una futura generazione di nanosonde biocompatibili in grado di darci informazioni sulla comparsa di alterazioni locali del tessuto biologico in zone inaccessibili, come accade per alcune malattie neurodegenerative, o per i tumori".

Commenti

I Correlati

Per casi medio-lievi, rallenterebbe il declino cognitivo del 35%

Lo suggerisce uno studio pubblicato su Plos Mental Health che ha esaminato 12 ricerche precedenti

È il risultato di un team della Queen Mary University of London reso noto su Nature Mental Health

Oltre 700 specialisti in branche neurologiche al Congresso Nazionale LICE a Roma per discutere di innovazioni scientifiche nel campo dell’Epilessia

Ti potrebbero interessare

È il risultato di un team della Queen Mary University of London reso noto su Nature Mental Health

Oltre 700 specialisti in branche neurologiche al Congresso Nazionale LICE a Roma per discutere di innovazioni scientifiche nel campo dell’Epilessia

A Napoli un focus sulla medicina di precisione nel campo della neurologia cognitiva e comportamentale

I risultati dello studio condotto dai centri clinici NeMO

Ultime News

"Onorata della conferma dal ministro, dovrò rinunciare all’Ordine dei Medici"

Aggiornato il simulatore, per la vecchiaia 67 anni fino al 2028

Il taglio si farà sentire per chi lascerà il lavoro dal gennaio 2025 grazie al meccanismo che adegua i criteri di calcolo dell’assegno ogni biennio sulla base delle aspettative di vita

L'équipe guidata da Antonio Bozzani, direttore della Chirurgia Vascolare del San Matteo, è la prima ad aver contribuito con l'arruolamento di due pazienti, entrambi pavesi di 72 e 85 anni